La Regione avvertiva da tempo la necessità, peraltro già richiamata nei propri indirizzi di programmazione economico-finanziaria, di attivare nuovi strumenti di scambio e confronto sui temi della sostenibilità con i soggetti che operano sul territorio e possono apportare contributi fondamentali nel perseguimento degli obiettivi regionali di tutela ambientale, di miglior qualità della vita e di maggiore competitività e attrattività dei sistemi locali.
In particolare si riscontrava l'esigenza di operare per l'integrazione della componente ambientale nel settore delle attività imprenditoriali, produttive e di servizio, cioè in quei settori che condizionano la crescita economica e nei quali è molto forte il bisogno di chiarire le competenze dei vari attori nell'ambito delle diverse e complesse normative ambientali.
Pertanto, secondo gli obiettivi strategici regionali, è stato stipulato un apposito protocollo d'intesa (approvato con dgr n.1068 del 11 ottobre 2006) tra Regione Liguria, Enti locali e varie associazioni di categoria regionali che hanno dato da subito la propria disponibilità (Confindustria, CNA, Confartigianato, Confagricoltura, Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti, Confesercenti, Confcommercio).
Il protocollo di intesa vuole in particolare essere uno strumento finalizzato a:
Lo scopo è quello di avviare un confronto con i soggetti interessati attraverso l'attivazione di un apposito tavolo di pilotaggio con compiti di indirizzo, approfondimento e ricerca di soluzioni condivise in merito a temi specifici e problematiche concrete: saranno via via individuati specifici ambiti di collaborazione, oltre a quelli già definiti nella fase di stesura del protocollo, e attivati strumenti per la concertazione permanente sulle principali tematiche ambientali, la conoscenza dei reciproci problemi in materia, l'individuazione di soluzioni operative per la promozione di iniziative e attività volte allo sviluppo sostenibile.
È necessario sottolineare come questa iniziativa si pone entro la cornice di indirizzi che la Comunità Europea pone alla base di uno sviluppo economico sostenibile, in particolare di quello stimolo verso una ricerca di confronto, coinvolgimento continuo e partenariato con le imprese e con le organizzazioni che le rappresentano, con le parti sociali, i consumatori e i cittadini in genere.
La Regione avvertiva da tempo la necessità, peraltro già richiamata nei propri indirizzi di programmazione economico-finanziaria, di attivare nuovi strumenti di scambio e confronto sui temi della sostenibilità con i soggetti che operano sul territorio e possono apportare contributi fondamentali nel perseguimento degli obiettivi regionali di tutela ambientale, di miglior qualità della vita e di maggiore competitività e attrattività dei sistemi locali.
In particolare si riscontrava l'esigenza di operare per l'integrazione della componente ambientale nel settore delle attività imprenditoriali, produttive e di servizio, cioè in quei settori che condizionano la crescita economica e nei quali è molto forte il bisogno di chiarire le competenze dei vari attori nell'ambito delle diverse e complesse normative ambientali.
Pertanto, secondo gli obiettivi strategici regionali, è stato stipulato un apposito protocollo d'intesa (approvato con dgr n.1068 del 11 ottobre 2006) tra Regione Liguria, Enti locali e varie associazioni di categoria regionali che hanno dato da subito la propria disponibilità (Confindustria, CNA, Confartigianato, Confagricoltura, Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti, Confesercenti, Confcommercio).
Il protocollo di intesa vuole in particolare essere uno strumento finalizzato a:
Lo scopo è quello di avviare un confronto con i soggetti interessati attraverso l'attivazione di un apposito tavolo di pilotaggio con compiti di indirizzo, approfondimento e ricerca di soluzioni condivise in merito a temi specifici e problematiche concrete: saranno via via individuati specifici ambiti di collaborazione, oltre a quelli già definiti nella fase di stesura del protocollo, e attivati strumenti per la concertazione permanente sulle principali tematiche ambientali, la conoscenza dei reciproci problemi in materia, l'individuazione di soluzioni operative per la promozione di iniziative e attività volte allo sviluppo sostenibile.
È necessario sottolineare come questa iniziativa si pone entro la cornice di indirizzi che la Comunità Europea pone alla base di uno sviluppo economico sostenibile, in particolare di quello stimolo verso una ricerca di confronto, coinvolgimento continuo e partenariato con le imprese e con le organizzazioni che le rappresentano, con le parti sociali, i consumatori e i cittadini in genere.